Festival coi fiocchi per qualità e partecipazione. Componente turistica di tutto rispetto per presenze e prenotazioni in alberghi e ristoranti spalmati su 3 giorni e non solo per ‘afecionados’.
Dal botto del primo giorno con il ritorno del figliol prodigo, Pat Metheny, mago della chitarra virtuosa tornato sul Monte dopo 13 anni di assenza ha scelto San Marino per suonare alla grande. Enrico Rava a tutta potenza polmoni d’acciaio per oltre un‘ora d’improvvisazioni. Chiusura elegante a più elementi e strumenti d’orchestra con John Scofild risuonano le note di tutti i grandi del jazz newyorkese a tinte soul e blues.
Gli organizzatori della Braschi Communications sono entusiasti e riproporranno l’evento su più date e in diversi periodi dell’anno snocciolano numeri importanti per la piccola Repubblica: oltre 3000 persone in città un movimento di pubblico anomalo per il jazz con iniziative come aperitivo al concerto, prodotti tipici e vini del consorzio, a quota 1600 di media e non solo col primo pienone da 1500 biglietti; conferme nelle serate successive “centinaia di persone sono rimaste fuori porta bloccate spesso impossibilitate a raggiungere i suoni della Cava”, dicono gli organizzatori. Nel video l’intervista a Vito Testaj (Coordinatore Segreteria Turismo)
fz
Dal botto del primo giorno con il ritorno del figliol prodigo, Pat Metheny, mago della chitarra virtuosa tornato sul Monte dopo 13 anni di assenza ha scelto San Marino per suonare alla grande. Enrico Rava a tutta potenza polmoni d’acciaio per oltre un‘ora d’improvvisazioni. Chiusura elegante a più elementi e strumenti d’orchestra con John Scofild risuonano le note di tutti i grandi del jazz newyorkese a tinte soul e blues.
Gli organizzatori della Braschi Communications sono entusiasti e riproporranno l’evento su più date e in diversi periodi dell’anno snocciolano numeri importanti per la piccola Repubblica: oltre 3000 persone in città un movimento di pubblico anomalo per il jazz con iniziative come aperitivo al concerto, prodotti tipici e vini del consorzio, a quota 1600 di media e non solo col primo pienone da 1500 biglietti; conferme nelle serate successive “centinaia di persone sono rimaste fuori porta bloccate spesso impossibilitate a raggiungere i suoni della Cava”, dicono gli organizzatori. Nel video l’intervista a Vito Testaj (Coordinatore Segreteria Turismo)
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