VERUCCHIO - E' uno spettacolo fatto di canzoni commoventi e ispirate e di monologhi dissacranti e divertenti. E' il concerto con cui "Brunori srl" ieri sera ha aperto la 31esima edizione del Festival di Verucchio, fortunata rassegna musicale diretta da Ludovico Einaudi che ogni estate porta in Valmarecchia blasonati artisti italiani ed anche musicisti internazionali.
Venerdì sera ha aperto le danze della rassegna il cantautore calabrese Dario Brunori con il suo show "Brunori srl - Società a responsabilità limitata". Due ore e mezzo circa di spettacolo in cui "il loser leader" di Joggi ha intervallato le sue canzoni con monologhi ricchi di riferimenti all’attualità e alla vita di tutti i giorni ma anche con spunti autobiografici in cui l'artista ha raccontato le sue paure, i suoi affetti (la scomparsa del padre) e la sua infanzia. In uno spettacolo realizzato a solo scopo di L.U.C.R.O. "L come lira, U come usura, C come contante, R come rate, O di Otranto - ha raccontato dal palco suscitando le risate e gli applausi del pubblico - Lo so, non è il massimo ma con la O non mi veniva niente di meglio". E poi le canzoni dei suoi tre album che lo stanno facendo sempre più apprezzare nel panorama del cantautorato italiano. "Fra milioni di stelle" ha aperto il concerto. Non poteva mancare la bellissima "Italian Dandy" mentre "Buno mio dove sei" ha commosso il pubblico che prima ha cantato "Kurt Cobain" poi si è fatto incantare da "Sol come sono sol" e nel finale ha ballato sotto il palco con "Mambo reazionario".
Ma la musica continua anche stasera, con il concerto di Oren Lavie e domani con lo spettacolo di Xavier Rudd e The United Nations.
Venerdì sera ha aperto le danze della rassegna il cantautore calabrese Dario Brunori con il suo show "Brunori srl - Società a responsabilità limitata". Due ore e mezzo circa di spettacolo in cui "il loser leader" di Joggi ha intervallato le sue canzoni con monologhi ricchi di riferimenti all’attualità e alla vita di tutti i giorni ma anche con spunti autobiografici in cui l'artista ha raccontato le sue paure, i suoi affetti (la scomparsa del padre) e la sua infanzia. In uno spettacolo realizzato a solo scopo di L.U.C.R.O. "L come lira, U come usura, C come contante, R come rate, O di Otranto - ha raccontato dal palco suscitando le risate e gli applausi del pubblico - Lo so, non è il massimo ma con la O non mi veniva niente di meglio". E poi le canzoni dei suoi tre album che lo stanno facendo sempre più apprezzare nel panorama del cantautorato italiano. "Fra milioni di stelle" ha aperto il concerto. Non poteva mancare la bellissima "Italian Dandy" mentre "Buno mio dove sei" ha commosso il pubblico che prima ha cantato "Kurt Cobain" poi si è fatto incantare da "Sol come sono sol" e nel finale ha ballato sotto il palco con "Mambo reazionario".
Ma la musica continua anche stasera, con il concerto di Oren Lavie e domani con lo spettacolo di Xavier Rudd e The United Nations.
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