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Cambiano le abitudini alcoliche degli italiani. Sopratutto delle donne

26 apr 2010
Non si beve più solo ai pasti. Anzi, si beve di più lontano da pranzo e cena. Sono soprattutto le giovani donne a brindare nelle classiche ore dell’aperitivo. Un’abitudine più vicina a un modello di consumo di tipo nord europeo. Cambiano quindi le tendenze e i consumi si adeguano.
E' quanto emerge dai dati Istat su uso e abuso di alcol in Italia nel 2009. Monitorata la popolazione sopra gli 11 anni. La fotografia dei cambiamenti dal 1999 rivela non poche sorprese, e riguarda soprattutto la popolazione femminile. Da una parte cala il numero delle consumatrici giornaliere, dall’altra aumenta il gruppo di chi alza il calice fuori pasto – ben il 23,6% in 10 anni, contro il 6,2% dei maschi. Cambiano i modi e i tempi del bere in Italia ma anche il tipo di bevande scelte. Dal '99 diminuiscono coloro che scelgono solo vino e birra, mentre aumenta la percentuale di chi si concede anche altri drink, come aperitivi, amari e superalcolici. I cambiamenti riguardano soprattutto i giovani fino ai 24 anni e, in misura minore, gli adulti fino a 44 anni. In forte crescita, poi, il consumo di alcol fuori pasto tra gli adolescenti. Considerando la fascia tra i 14 e i 17 anni, tra il 1999 e il 2009 si è passati dal 15,4% al 18,9%. E la passione per aperitivi fuori pasto ancora una volta vede in prima linea le ragazze. E a sorpresa la quota di consumatori aumenta con il crescere del titolo di studio, soprattutto per le donne.

Monica Fabbri

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