Carlo Petrini, fondatore di “Slow food”, da oggi è leontino

Al di là della solennità della cerimonia e dell'emozione della onorificenza, Carlo Petrini a Palazzo Mediceo respira aria di casa. Gastronomo, giornalista, scrittore e fondatore dell'Associazione Slow Food, annoverato dal quotidiano Guardian tra le “50 persone che potrebbero salvare il pianeta”, ci tiene a sottolineare l'affetto per San Leo e la sua gente. Nonostante il parterre istituzionale (sindaci, docenti universitari, assessori regionali) condivide l'emozione della telefonata di Papa Francesco, il ricordo semplice dei suoi affetti di sempre. Con Expo alle porte parla dell'impegno della sua associazione che si batte, da decenni, anche in supporto e difesa di un nuovo modello di agricoltura sostenibile. Pronto a sottolineare la maggiore sensibilità percepita dai cittadini verso il patrimonio alimentare. Il sindaco Mauro Guerra riconosce il dono di generosità di Petrini. Cosa affatto scontata, anche per chi come lui è personalità di casa nel Montefeltro e in Valmarecchia. All'Italia alla prova Expo l'ultima riflessione di Petrini: così il pensiero da San Leo vola a Milano, sul filo di una speranza:
Nel video l'intervista a Carlo Petrini e al sindaco di San Leo, Mauro Guerra

Sara Bucci

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