Autodidatta, ma con una lunga esperienza alle spalle, ha al suo attivo diverse mostre personali e collettive.
Leonardo Blanco è uno di quegli artisti da tenere d’occhio, per quel tocco felice in cui la pennellata si mostra decisa ed intensa. Si muove con disinvoltura nelle varie forme d’arte, dalla pittura alla scultura alle installazioni, distinguendosi per rigore della ricerca.
La sperimentazione è il motore che da anni, dà linfa al suo lavoro. Si affida a tecniche diverse e si misura con materiali inusitati, anche di recupero. Il fascino della materia lo porta ad una forma sempre più essenziale e allusiva dove il disegno si riduce a segno grafico.
Alcune sue opere rimarranno esposte sino al 16 gennaio al Centro Fiorina. L’ultima esposizione dell’artista risale alla Biennale di Venezia. La mostra, visitabile dal lunedì al giovedì, è stata inaugurata sabato – di fronte ad un nutrito pubblico – dal Segretario di Stato alla Cultura Romeo Morri. Presenti anche Leo Marino Morganti e Valerio Pradal, rispettivamente Commissario e Curatore del padiglione sammarinese della Biennale.
Monica Fabbri
Leonardo Blanco è uno di quegli artisti da tenere d’occhio, per quel tocco felice in cui la pennellata si mostra decisa ed intensa. Si muove con disinvoltura nelle varie forme d’arte, dalla pittura alla scultura alle installazioni, distinguendosi per rigore della ricerca.
La sperimentazione è il motore che da anni, dà linfa al suo lavoro. Si affida a tecniche diverse e si misura con materiali inusitati, anche di recupero. Il fascino della materia lo porta ad una forma sempre più essenziale e allusiva dove il disegno si riduce a segno grafico.
Alcune sue opere rimarranno esposte sino al 16 gennaio al Centro Fiorina. L’ultima esposizione dell’artista risale alla Biennale di Venezia. La mostra, visitabile dal lunedì al giovedì, è stata inaugurata sabato – di fronte ad un nutrito pubblico – dal Segretario di Stato alla Cultura Romeo Morri. Presenti anche Leo Marino Morganti e Valerio Pradal, rispettivamente Commissario e Curatore del padiglione sammarinese della Biennale.
Monica Fabbri
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