"Certe morti non fanno rumore": i rischi dell'intelligenza artificiale nel romanzo di Alessandro Curioni
Alessandro Curioni torna ad appassionare i lettori trasportandoli in un mondo che per lui non ha segreti: la cyber security. "Certe morti non fanno rumore" riprende storie e personaggi del suo precedente romanzo, "Il giorno del bianconiglio". "Il protagonista Leonardo Artico - spiega Curioni - è un consulente che si ritrova immediatamente coinvolto in una vicenda che è forse al di là delle sue forze, in cui sono coinvolti i servizi segreti e la Big Tech. Sullo sfondo c'è il tema dell'intelligenza artificiale". L'idea dell'autore del resto è quella di far passare attraverso un romanzo messaggi sul nostro rapporto con le nuove tecnologie. "Là dove ci sono grandi opportunità - spiega -ci sono anche grandi rischi".
"Il mio protagonista - aggiunge - ad un certo punto spiega che il vero problema è la fragilità. Sono strumenti potentissimi ma che tante volte per essere ingannati non richiedono delle manipolazioni estreme. Già noi oggi ci interfacciamo con molte intelligenze artificiali e, in prospettiva, ce ne saranno molte di più. Per governare quella che è la transizione digitale o la transizione ambientale con le Smart City, ci saranno miliardi e miliardi di sensori che produrranno una quantità di informazioni che dovranno essere gestite per consentire di ottimizzare, ad esempio, il consumo energetico o il traffico nelle strade. Sono dati che purtroppo per noi esseri umani non è possibile trattare, ma l'intelligenza artificiale ci rende in grado di farlo".
Nel servizio l'intervista ad Alessandro Curioni
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