Cine Club: nelle sale della Repubblica "C'era una volta in Anatolia"
Un procuratore che assomiglia a Clark Gable, un commissario e i suoi poliziotti, un medico, appunto, e due rei confessi (uno più confesso dell’altro…) girovagano per 2 ore e mezza circa, di notte, in lungo e in largo per la provincia anatolica a sfinire investigatori e spettatori.
La pellicola ha ritmi lenti ma fotografia e ambientazioni folgoranti da lasciare a bocca aperta (vedi la scene delle mele rotolanti nel ruscello): occhio al prologo altrimenti mica si capisce l’antefatto e soprattutto attenti all’epilogo dopo tante ore potrebbe sfuggire ‘qualcosina’ ma se si presta attenzione a dottore e procuratore si capisce perché i Francesi premiano un turco anche per la storia magari incompiuta e come dicevamo all’inizio non proprio tutta sua figlia della tragica quotidianità.
fz