Cinema d'autore, passato a Cannes e Venezia, solo a San Marino

Ci pensa San Marino a programmare il cinema come si deve. Le sale del paese ospitano la filmografia italiana che parla al cuore e soprattutto al cervello: pensare in tempo di ''spending'' arricchisce lo spirito senza svuotare il portafoglio (modica spesa massima soddisfazione almeno qui da noi...).
L'INTREPIDO è solo e soltanto Antonio Albanese speciale come il personaggio che interpreta: “il rimpiazzo” lavorativo di altri assenti per causa di forza maggiore... modo particolare di aiutare il prossimo impegnando se stessi fino in fondo anche con gli amori della vita; non senza una puntina d' amarezza.
LA GRANDE BELLEZZA invece è la Roma di Sorrentino vista dal critico Jep Gambardella (mitico Toni Servillo) una sorta di corte dei miracoli vero bestiario capitolino dal sottobosco variopinto interpretati da noti attori italiani nei panni di se stessi o nella relativa parodia (incredibile la riminese d'adozione Serena Grandi).
Chiude, certo non ultimo, CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO di Ettore Scola film autobiografico sul FELLAS, vivo nei ricordi del fumettista, noto regista. Tra regia, sceneggiatura, attori e comprimari lavora intorno alla pellicola l'intera famiglia Scola: moglie, figlie, nipoti e tanti amici del set. Incredibili i repertori di cineteca come il vero provino del CASANOVA giostrato (fintamente) da Fellini ai danni di Mastroianni, Sordi e Gassmann, senza parlare di Tognazzi padre, Ugo il cremonese.
fz

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