Cinema d’autore in Riviera: approda Faust di Sokurov, Leone d’oro a Venezia 2011

Cinema d’autore in Riviera: approda Faust di Sokurov, Leone d’oro a Venezia 2011.
Per il vincitore del 68° Festival del Cinema di Venezia, Aleksandr Sokurov, solo 15 copie in tutta Italia, una è qui da noi in piena Rimini, al Settebello, da giorni come non avveniva da anni una silenziosa processione soprattutto serale per vedere l’ultima parte della tetralogia taurus, moloch, il sole e appunto Faust tratto dalla tragedia di Marlowe ispirato a Goethe parla dell’angelo ribelle caduto e della bramosia di potere dell’uomo. Solitudine e abbandono costellano il freddo della dannazione finale: demone e bellezza finiscono insieme nel nulla. Formato 4/3 schiacciato e angusto; fotografia virata e slavata nei colori di fondo i visi diventano paesaggio; si percepiscono gli odori dalle inquadrature sghembe e tagliate in obliquo sino a immaginare col naso il fetido putridume del male nel ventre del film.Da vedere almeno due volte magari tre a distanza di tempo dopo aver letto, riletto, cercato su google e pregato… se laicamente previsto.
Post scriptum.
Sprazzi di luce e bianchi sovraesposti fanno pensare alla soluzione finale divina: un intervento salvifico di Dio; invece il biancore dolce e patinato anticipano sempre l’oblio: il buio della dannazione non ha colori ma solo lampi di luce e momentanei bagliori (di genio: quello tutto russo di Sokurov).

fz

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