L’83esima edizione degli Oscar elegge i suoi vincitori. Quest’anno nessuna grande sorpresa. Nessun outsider. Confermati i favoriti della vigilia. Trionfa "il discorso del Re" che si aggiudica le quattro statuette più importanti: migliori film, regia, attore protagonista, sceneggiatura originale. Tom Hooper, al suo terzo lungometraggio, conquista tutti con la storia dei problemi di balbuzie di Re Giorgio VI. Colin Firth, portamento regale, ritira l’ambita statuetta, dopo averla sfiorata con a Single Man. E ringrazia la moglie italiana Livia Giuggioli. Scontata la vittoria di Natalie Portman, miglior attrice protagonista in “Black swan”, storia di una ballerina a tinte noir. E’lei, splendida e con il pancione in un abito color vinaccia, la regina di questa 83esima edizione degli Oscar. Lacrime di gioia e un grazie al fidanzato, padre di suo figlio, conosciuto proprio sul set. Non ha invece fatto battere i cuori dell’Academy "the Social network" che si aggiudica solo 3 premi per sceneggiatura non originale, colonna sonora e montaggio. A due statuette restano "The fighter" con miglior attori non protagonisti: Christian Bale e Melissa Leo. Mentre Inception di Christopher Nolan fa incetta di riconoscimenti tecnici. Ora, come in ogni sfida che si rispetti, accanto alla gioia dei vincitori c’è l’amarezza degli sconfitti. Quest’anno è soprattutto uno: “Il Grinta” dei fratelli Coen, che aveva fatto il pieno di candidature, e che, invece, resta a bocca asciutta.
Monica Fabbri
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