La rivoluzione digitale per il cinema inizia da gennaio, le case di produzione inizieranno a distribuire e produrre film con la nuova tecnologia, il vecchio sistema sarà abbandonato. Significa acquistare nuove attrezzature, costose, si parla di 100mila euro circa. In Italia il 60% delle monosale rischia di chiudere per questo. E anche San Marino deve prendere decisioni importanti, le sale esistenti sono polifunzionali, nessuna dedicata esclusivamente al cinema. Il segretario alla Cultura, Giuseppe Morganti, anticipa che: “L'intenzione è mantenere una sola sala per il cinema, probabilmente il Concordia di Borgo, anche se il mio sogno sarebbe, in realtà, farne una sorta di cittadella della musica, grazie all'anfiteatro sotto al giardino”. Finora ordinata un'unica nuova attrezzatura, con gara d'appalto, non costerà meno di 70-80mila euro. Borgo sarà dunque l'unica sala ad ospitare le prime visioni. Il Nuovo di Dogana, finita la stagione teatrale, si prepara a chiudere i battenti per 4-5 mesi, per un necessario restyling. Ci sono i sedili da rifare, i lampadari da rendere sicuri, le infiltrazioni nei camerini da eliminare. Un grande progetto attende il teatro Turismo, che dovrebbe diventare una vera casa della cultura, con funzioni anche cinematografiche, ma a questo punto per proiettare film del passato e d'essai, magari in un settore riservato, e parte della struttura, che rimarrebbe per convegni e spettacoli, destinata ad esposizioni permanenti, con un centro di documentazione per l'arte. Sala d'essai diverrebbe invece quella di Chiesanuova, totalmente gestita dalla giunta.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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