Un documento filmato raccolto in un collage sul meglio del Silvio nazionale: pregi e difetti in chiave critica dell'italiano più conosciuto al mondo. In una piccola sala famigliare della città di Amarcord a pochi passi dalla casa dei Fellini, nel cinema che diede al tempo l'anteprima assoluta, con rose alle signore e inviti preziosi, de' La voce della luna; proprio lì, il signor Silvio, decano delle sale cinematografiche locali, ha in cartellone “Silvio forever”. Commenti prima e dopo la proiezione direttamente al botteghino della multisala del centro: ironia, critiche aspre e apprezzamenti vari; comunque sia i cinefili e gli spettatori curiosi possono letteralmente gustare il meglio del Silvio: gag e marachelle, sparate, sceneggiate, smargiassate e arrabbiature furenti, nel corso del tempo - parafrasando Wim Wenders. Il film è un non film concepito da giornalisti della carta stampata "ausiliati" (fin troppo...) da cineasti impegnati. Interessante per l'archivio immagini e i video d'annata: tante le foto inedite private del presidente. A vederlo - il documentarietto scandalo - ci vanno tutti a destra e sinistra, testimone il cronista a sua volta "ausiliato" dal buon Zanni, suo malgrado Silvio, al quale cantare davvero: “menomale che Silvio c'è...” altrimenti dove andremmo a vedere il cinema vero d'autore per appassionati!? P.s.: in alcune scene un Benigni in erba che bacia Berlùsca e Angiolini giovanissima Ambra utilizzata in uno spot elettorale del 1994 insieme al compianto Vianello sul tema: perché votare Forza Italia e il suo capo.
Francesco Zingrillo
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