Concerto per Sandy a New York: raccolti 30 mln di dollari solo con biglietti
Le stelle del rock di ieri e di oggi incantano il Madison Square Garden di New York per aiutare le famiglie colpite dall'uragano Sandy. Una passerella d'eccezione si è riunita intorno alle popolazioni vittime della devastante tempesta che ha messo in ginocchio New York e il Nord Est degli Stati Uniti, dando vita all'evento benefico definito il più grande della storia, che ha fatto registrare il tutto esaurito. Secondo gli organizzatori, sono stati raccolti oltre 30 milioni di dollari soltanto con la vendita dei biglietti, senza contare le donazioni effettuate durante la serata, seguita da milioni di americani anche in Tv. A dare il via allo spettacolo, accolto da una vera e propria ovazione, è stato Bruce Springsteen con 'Land of hope and dreams' e 'Wrecking Ball'. Davanti alla platea del Madison Square Garden, The Boss, insieme alla E Street Band, si è esibito poi in 'My City of Ruins', scritta dopo gli attentati dell'11 settembre. "Stasera questa canzone rappresenta una preghiera per tutte le persone che lottano", ha detto Springsteen, raggiunto sul palco da un'altro artista del New Jersey, Bon Jovi, con il quale ha duettato in 'Born to Run', mentre sul maxi-schermo scorrevano le immagini delle popolazioni colpite dall'uragano. Presenti tra il pubblico anche i governatori dello Stato di New York, Andrew Cuomo, e del New Jersey, Chris Christie. A proseguire la parata di stelle è il fondatore dei Pink Floyd, Roger Waters, con 'Another Brick in the Wall', seguito dal chitarrista dei Pearl Jam, Eddie Vedder. Dietro le quinte invece celebrità tra cui Susan Sarandon, Ben Stiller, Whoopy Goldberg, Katie Holmes, Quentin Tarantino e Chelsea Clinton, hanno raccolto donazioni per le vittime attraverso un'apposita linea telefonica. Il ricavato dell'esibizione va al 'Robin Hood Relief Fund', un fondo creato per aiutare le persone colpite dall'uragano. Sulle note di 'Livin'on a prayer' di Bon Jovi, il pubblico si carica ricordando la fine degli anni Ottanta. Ma è un vero delirio quello che accoglie i Rolling Stones. Mick Jagger e compagni sono saliti sul palco in una incredibile staffetta con 'Slowhand' Eric Clapton. Il fenomeno britannico ha incantato la platea con un assolo di chitarra acustica, prima di esibirsi nel classico 'Crossroads'. Poi la scena è passata agli Stones: Mick Jagger, nel suo tradizionale look rock, in camicia di seta bordeaux e pantalone nero attillato, ha cantato e remixato la sua stessa canzone, 'You got me rockin', e ancora 'Jampin' Jack Flash'. In una carrellata di star mai vista, dopo la performance al pianoforte di Alicia Keys, il Madison Square Garden ha assistito all'esibizione memorabile dei The Who. Roger Daltrey e Peter Townsend, entrambi sulla soglia dei 70 anni, si sono presentati sul palco in splendida forma, incantando il pubblico ed infilando uno dopo l'altro alcuni dei loro brani più famosi, da 'Who are You?' a 'Pinball Wizard'. Toccante il momento in cui sullo schermo sono comparse le immagini di Keith Moon, lo storico batterista della band britannica morto nel 1978 che per alcuni istanti ha 'suonato e cantato' insieme a Daltrey e Townsend davanti a un Madison Square Garden in visibilio. E ancora si sono alternati sul palco Kayne West, Billy Joel, Chris Martin, per finire con una reunion dopo 20 anni dei Nirvana, che ha visto protagonista l'ex Beatle Paul McCartney al posto di Kurt Cobain. Poi di nuovo Alicia Keys che ha salutato il pubblico con 'Empire State of Mind', una delle canzoni simbolo di New York. Memorabile non è stata solo la parata di stelle riunite a New York per aiutare chi ha perso tutto, ma anche il numero di persone raggiunte dal concerto, non solo dal vivo, ma anche attraverso televisioni, radio e via streaming in tutto il mondo: ben due miliardi, secondo le stime degli organizzatori.
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