Si scaldano le ugole al concorso Renata Tebaldi. I 24 finalisti da oggi tornano a sfidarsi per la seconda tornata delle eliminatorie. Grande l’emozione e la voglia di dimostrare il proprio valore. Mancano solo tre giorni al termine delle audizioni. La giuria pretende il massimo. “Non basta la voce – ha più volte ripetuto il Maestro Edoardo Muller - serve un artista completo”. Al vincitore si chiede dunque straordinaria vocalità, tecnica, personalità, capacità d’interpretazione. Tutte qualità che possedeva la Tebaldi. Ne ha parlato proprio ieri Bruno Cagli, durante la conferenza dal titolo: “ Renata, Belcanto e voci dal Cielo”. Cagli, partendo dall’analisi del dipinto di Raffaello “l’estasi di Santa Cecilia”, patrona della musica, – si è soffermato sui tre tipi di voce: profana, intermedia e, come scriveva Verdi, “voce dal cielo”. Renata Tebaldi era stata definita "voce d'angelo" da Toscanini proprio per il suo timbro cristallino, morbido e vellutato. Muller ha concluso dicendosi felice di far parte del Concorso. E’ successo pochissime volte nella sua lunga carriera. Ne riconosce il merito di offrire a nuovi talenti l’occasione di emergere. Il successo del concorso, il suo vero premio – ha detto – sarà mettere in carriera giovani promesse”.
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