Consulta dei Sammarinesi all'estero: largo spazio a giovani, memoria e cultura, nella seconda giornata di lavori
Dalla Responsabile del Centro Ricerca sull'emigrazione uno sguardo alle attività future e alle collaborazioni con le realtà italiane
Il valore della memoria, della testimonianza. Legame potente che non conosce confini; e fondamento dell'attività del Centro Ricerca sull'emigrazione dell'Università sammarinese. Illustrate in mattinata attività svolte, progetti futuri e sinergie. Ripresi infatti i contatti con il Museo dell'Emigrazione italiana; prevista la realizzazione congiunta di un convegno da tenersi a San Marino, forse ad aprile. Decisa anche la condivisione di materiali e storie di vita. Come quelle delle 3 ragazze che più si sono distinte nell'ultima edizione dei Soggiorni Culturali; nel pomeriggio il loro intervento. Seguito dall'esperienza di un giovane argentino, che ora vive in Repubblica. Grande arricchimento è derivato poi in questi anni dal progetto “come stringere i legami tra sammarinesi residenti e non”; che ha permesso a numerosi ragazzi di scoprire e documentare la vita nelle comunità all'estero. Al Begni un incontro della Consulta con i Capitani di Castello per definire l'ultimo atto: l'uscita in Italia. Ieri invece i Presidenti e i delegati delle varie Comunità erano stati ricevuti in udienza dai Capi di Stato Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta. Posto l'accento sul “patrimonio identitario” comune; ed il contributo di idee ed innovazioni proveniente dai cittadini che vivono all'estero. Espressa infine dalla Reggenza la convinzione che la “razionale e doverosa estensione” di diritti, vada a beneficio dell'intera collettività.
Nel servizio le interviste a Patrizia Di Luca (Responsabile Centro Ricerca sull'emigrazione-Museo Emigrante UNIRSM) e Roberto Ercolani (Capitano di Castello Serravalle)
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