Per riassumere 15 anni basta una parola: dedizione. La cooperativa il Libeccio spegne le sue candeline con il sorriso, lo stesso che l’ha accompagnata fin dalla nascita, da quell’idea che ha offerto un lavoro protetto a chi combatte con il male della mente. Un trampolino di lancio verso la vita, grazie al recupero di capacità lavorative e sociali. Il cuore del Libeccio è nel laboratorio di ceramica. In una visita guidata sono state raccontate le varie fasi della produzione. Insegnare il lavoro a partire da zero non sempre è facile. Ma il prodotto finale testimonia impegno e pazienza. E valorizza un patrimonio artistico e culturale che altrimenti andrebbe perso. In 15 anni il Libeccio ha seguito una ventina di persone. La metà sono state reinserite nel mondo del lavoro. Il percorso di riabilitazione è lungo e faticoso. E ancora troppi pregiudizi sono legati alle malattie mentali.
Nel servizio le interviste a Luigi Morganti responsabile Libeccio; Giuseppe Berardi Maestro d’arte; Sebastiano Bastianelli Dirigente servizio salute mentale.
Monica Fabbri
Nel servizio le interviste a Luigi Morganti responsabile Libeccio; Giuseppe Berardi Maestro d’arte; Sebastiano Bastianelli Dirigente servizio salute mentale.
Monica Fabbri
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