Dante700 tra gli “hikikomori” in mostra per la vita
Per il Progetto “Dante esule” a Bagnacavallo esposizione al Convento San Francesco e itinerario didattico su un autobus del lavoro sugli HIKIKOMORI e la contemporaneità a cura di Giampiero Corelli
HIKIKOMORI (stare in disparte e isolarsi fino alla perdita della vita) è il fenomeno del Sol Levante che in tempo di Covid-19 ha risvolti sociologici interessanti anche da noi. Adolescenti in “esilio” dentro i loro pc o negli smartphone che nella mostra tratta dagli scatti e dal docu-film di Corelli-Salvucci lasciano lentamente il rapporto con la scuola. Comune di Ravenna e Bagnacavallo, Liceo di Lugo e Arcidiocesi ravennate, hanno dato vita a un percorso sulle tracce dantesche coinvolgendo i giovani e le loro esperienze di isolamento e solitudine da pandemia nella scorsa primavera e nella incertezza odierna. Rapporti sociali competitivi e relazioni famigliari sempre più precarie sono l'humus diffuso e ormai globale grazie ai social (non sociali...) per i nuovi naufraghi del III Millennio che riducono la loro vita a un mare della solitudine o a un deserto lunare sulla terra, nel reale: PERCHÈ!?
fz
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});