Diary of a wimpy kid: una "schiappa" modello americano adattabilissima al Belpaese

Diary of a wimpy kid: una "schiappa" modello americano adattabilissima al Belpaese.
Dal best-seller inizialmente on - line, prima con vignette e fumetti sul solito “tubo” (youtube), oggi con libri in serie, trailer e film, oltre ai vari filmini amatoriali fatti al cine. Veniamo al “muvi” in multisala riminese: com’è possibile trovar le proiezioni serali, piene e in piena estate, un lunedì qualunque per una pellicola ironica e intelligente mai scurrile e scontata vista la fascia d’età: preadolescenziale, tardo infantile, tra il puberale e il giovanilistico di ambo i sessi; senza dimenticare i bambini accompagnati dai genitori: generalmente la mamma ma abbiamo visto anche i papà sprofondati in poltrona, divertiti.
Nel film della Century si racconta la scuola media così com’é nel nostro mondo in occidente fatta di bambini ormai ragazzini divisi soltanto, in classe, per classi d’età che per alcuni “sviluppano” prima per altri arrivano dopo creando differenze fisiche e psicologiche divertenti ai nostri occhi: ai loro meno. Il secchione o lo sfigato, il bullo e l’emancipata, lo strafottente idolo dei più, che da adulto, varrà sicuramente meno sul mercato della vita.
Greg è il minuto protagonista con l’amico “ciccione” ma geniale Rowley o il fratellone maggiore di parecchio, Rodrick, “viperino” e infido con mamma e papà. Per non parlare del pessimo e antipatico Fregley detto “caccolone” per ovvi motivi di naso… Insomma senza stare a fare la parafrasi della sintesi filmica vi diciamo, sì! Col Diario di bordo ci si diverte imparando qualcosa sui nostri figli adolescenti in nuce, che a volte sono migliori dei genitori, e non solo in America.
f. z.

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