Drive: guida spericolata come elogio alla lentezza (delle inquadrature e sceneggiatura in 2 parti: piano ma non troppo)
In sala il pubblico giovanile o giovanilista mugugna anche alla proiezione per famiglie mentre a sera gli "slow", sguardi accattivanti, piani lunghi e assenze di dialoghi nel primo tempo, sostituiti dall'azione violenta sempre lenta nel secondo, scatenano urla e rabbia con schiamazzi da stadio in chi vuole il film d'azione sanguinolento col finale "a morire" lentissimo quasi un insulto: qualche facinoroso esce al buio altri chiaccherano come fossero a casa davanti a un dvd; fine del cinema e morte (del patos: cuore e fegato!) in sala.
Però alla fine c'è sempre un però per chi paga il biglietto almeno in gusto dell'inseguimento... che alla fine c'è ma contromano e a marciaindietro, puntatacco, arresto (frenamano), stop: lento veramente lento perciò bello.
fz