Due in una notte: HANNA e CARISSIMA ME donne protagoniste d’estate, al cinema, in Riviera

Due in una notte: HANNA e CARISSIMA ME donne protagoniste d’estate, al cinema, in Riviera.
Margàrèt o meglio Marghérit -pronunciato alla francese anche se l’inglese fa top manager- è, nel soffice film di “frutta candita” L’AGE DE RAISON ovvero più appropriatamente tradotto dalla commissione cinema italica CARISSIMA ME, la splendida Sophie Marceau per la scrittura registica di Yann Samuell. La donna in questione è un’imprenditrice in carriera con un passato che torna indietro andando avanti per via d’una serie di letterine scritte dalla protagonista a sé (stessa) medesima 30 anni prima d’essere in età della ragione: il problema è quale sia se l’infanzia o la maturità addirittura un po’ più in là… Donna vera, donna bella la Marceau, bella storia la sua sorprendente per il nostro eurocinema dell’Unione anche se i francesi sono un capitolo a parte nel coprodurre film: qui ci sono i soldi dei belgi ma tanto non contano per via dei valloni i prodotti loro sono sempre made in France. Attrice-bambina prodigio la piccola Margherita nelle scene dell’infanzia al paesello naturalmente a Sud che per i francesi sarebbe il nord da noi: sempre tutto a rovescio!? Diciamo il profondo sud mentre loro lassù al nord: profonda estrema Bretagna o giù di lì.
Ecco bene anche la ragazzina attrice americana Saoirse Ronan che fa HANNA nel thriller adrenalinico tutto di corsa, musicato dai Chemical Brothers alla grande, veramente; la guerriera in erba ha il fascino del protagonismo femminile nella lotta tra l’assaasina-bambina creata in laboratorio e l’agente CIA che la controlla. Lei, l’agente cattivissima, è Cate Blachette australiana furiosa a metà proiezione per incanto ci riporta “morendo” con dolcezza a Sophie Marceau: ed è fatta!!! le visioni chiuse in una finiscono tutte nella freccia insanguinata… Occhio alle frecce quindi non perdetele di vista dall’inizio alla fine vi porteranno alla soluzione del dilemma: il cinema è donna!? Così come nella vita per non dire del lavoro (è donna!?): parola di Cinefago, naturalmente.

f.z.

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