EDITORIALE. Eurovision Song Contest 2012: il caso San Marino
Non immaginavo che una canzone dedicata ai social networks, una parodia del nostro nuovo mondo che chatta, scambiando pensieri, immagini e notizie, potesse sollevare un polverone. Potenza della parola “Facebook”. La Direzione di SMtv San Marino, insieme al produttore Ralph Siegel, autore anche della musica, si era naturalmente posta la questione: una parola di uso comune, ma associata anche al brand di un’azienda, può essere usata nell’ambito di un’opera artistica o no? Gli avvocati consultati, tanto in Italia quanto in Germania, avevano dato parere favorevole sulla base del diritto di satira, internazionalmente riconosciuto. Un punto di vista, naturalmente. Il Reference Group dell’Eurovision Song Contest è stato invece di avviso contrario ed ha chiesto a San Marino di modificare il testo della sua canzone, poiché ha ritenuto prevalente il risvolto commerciale. E pazienza, se ogni secondo in ogni angolo del mondo, migliaia di persone usano ed abusano di Facebook o ne parlano e ne scrivono sui diversi media. Non è stata accettata la tesi del sinonimo, che rappresenta un fenomeno, del bene comune. In proposito la Rete si è divisa. Rimbalzano messaggi, si chatta dai cinque continenti: sono critiche ed incoraggiamenti. Senza timore di sbagliare, perché è stato un grande successo di Vasco, accadde per una altra canzone qualcosa di analogo e la parola era “Coca Cola”. Rimanendo nel mondo della canzone italiana, inoltre, i Pooh nel 1990 vissero un’esperienza, che a tutt’oggi non hanno dimenticato. Nella canzone che presentarono a San Remo in quel anno il riferimento a “Il Corriere della Sera” fu ritenuto commerciale e lo staff del Festival pretese un cambiamento nel testo. Diventò “Il giornale della sera”. I Pooh vinsero. Non osiamo pensare a tanto, ma è ben augurale. La proposta di quest’anno di San Marino all’Eurovision Song Contest è fresca, simpatica, come del resto lo è la sua cantante sammarinese, Valentina Monetta, un’artista di talento. E poi c’è il tema della canzone, un tuffo nell’attualità dei social network, raccontati con ironia. Le manie, si sa, funzionano nella leggerezza. Al momento però non escludiamo nulla. Abbiamo un’altra canzone. Vedremo.
Carmen Lasorella
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