EL DIEGO: il lungometraggio da oscar su MARADONA
Dopo la prima sammarinese del documentario di Asif Kapadia, premio oscar 2016 per AMY, ultima replica del lungometraggio questa sera in multisala riminese
Un documentario biografico dove, come in un film, l'attore è il calciatore più famoso al mondo, che interpreta se stesso anche nella vita vissuta e filmata nei decenni dall'Argentina a Napoli, sino ad oggi. Ribelle sempre contro tutto e tutti, sfrontato e geniale sul campo, un semidio che qualcuno vorrebbe con la D maiuscola ridimensionata dalla realtà, in un dio minimo giunto ai 60 anni. Il 5 luglio 1984 arriva al San Paolo come una star e conquista 80 mila persone e poi il mondo, infine, cadere giù... e rialzarsi più volte. Droga, camorra, figli e scandali (tante immagini inedite e private) dopo anni se ne andrà da solo dalla sua Napoli. La storia è già romanzo e i fatti raccontati da testimoni e da lui stesso rendono la sceneggiatura ancor più incredibilmente vera. Un talento calcistico estroso e naturale che in campo si realizzava in toto. Una vita difficile che nel “mondo” (anche privato) non si è mai espressa a pieno se non nell'errore e nel dolore anche malsano. La FAMA e la FAME hanno caratterizzato DIEGO ARMANDO in tutto, malgrado MARADONA. Un uomo mai solo sempre attorniato da gente di ogni tipo vissuto, però, in solitudine. Una persona spesso andata a rotoli capace di rialzare la testa con un tocco (fugace e disperato) all'ultimo secondo...
fz