Il 25 Agosto lo scienziato, fisico e astronomo, Galileo Galilei presentò la sua nuova invenzione al governo della Repubblica di Venezia. La Serenissima ne fu talmente tanto entusiasta da raddoppiarli lo stipendio e offrirgli una cattedra vitalizia all’università di Padova. Privo, dunque, di problemi economici il 45enne Galileo iniziava le sue osservazioni. Le scoperte che fece cambiarono il mondo così come era conosciuto fino ad allora: la luna non era un corpo perfetto in quanto corpo celeste, come diceva Aristotele ma al contrario aveva monti e crateri. Le nebulose altro non erano se non “un gregge di piccole stelle”. Ma, ciò che è più importante, il suo sostegno alla teoria Copernicana: la terra gira attorno al sole. La Chiesa non poteva accettare, a quel tempo, una verità in tale contrasto con le Sacre Scritture. La persecuzione e i processi da parte dell’inquisizione alla fine, logorarono l’ormai anziano scienziato e lo costrinsero all’abiura. Evitò così di essere ancora incarcerato o peggio condannato a morte. Solo un personaggio come lui poteva, subito dopo aver dichiarato che la Terra era immobile, uscire dal tribunale dell’Inquisizione borbottando “Eppur si muove”.
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