E’ il maestro indiscusso del tama – il “tamburo parlante” del Mali – suona con grande padronanza il liuto tradizionale n’goni, il più sofisticato kamalen kòni, il balafon ovvero lo xilofono di legno, e canta anche. Baba Sissoko è tutto questo e molto di più. Insieme alla sua band, Taman Kan, ha regalato al pubblico sammarinese momenti di grande spettacolo, dal sapore insieme esotico e occidentale. Alle melodie e ai ritmi propri della tradizione africana ha saputo fondere, infatti, le sonorità del jazz, del rock e del blues, in una riuscita contaminazione di generi. Ma l’elemento che caratterizza le composizioni di questo poliedrico artista griot è l’amandrai, quella struttura musicale ipnotica e ripetitiva tipica del suo Paese, il Mali, dalla quale pare sia nato proprio il blues. Non c’è che dire: il perfetto connubio tra melodia e originalità.
Silvia Pelliccioni
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