Eurovision 2019, San Marino protagonista
La soddisfazione del dg Romeo dopo l'esperienza di Tel Aviv: "Siamo già al lavoro in vista di Amsterdam"
Possiamo essere soddisfatti. Fra i primi venti nella classifica finale, fra i primi dieci nel televoto: San Marino protagonista in questi giorni di Eurovision, nel village, nella sorpresa per un piccolo Stato abituato ad uscire subito dalla competizione. E poi un artista come Serhat, che in un contesto non sempre diciamo sobrio, è stato apprezzato per lo stile e l'eleganza, oltre che per quella che una volta, quando andava di moda, si chiamava classe ed educazione.
Insomma, è andata bene; con un risultato che ha ripagato il lavoro di un anno, con una promozione davanti a duecento milioni di spettatori, buona parte dei quali di San Marino non conosceva granché. Una riflessione vale farla proprio sul televoto. Negli anni precedenti era come combattere con una mano dietro la schiena, visto che il televoto per San Marino era di fatto escluso. Quest'anno invece ha avuto il suo peso e lo si è visto in classifica.
Unico neo: qualche piccolo segnale di polemica con la giuria italiana che, per la seconda volta, come con Valentina, ci ha messo ultimi nella classifica dei ventisei Paesi. Del tutto legittimo, intendiamoci. Posso solo ripetere quello che ho detto ai tempi di Gabbani: giuria sovrana. San Marino ha dimostrato di sapere votare in piena libertà e coscienza. Di questo siamo orgogliosi e questo basta.
A proposito di Valentina, bellissimo il suo personale, affettuosissimo ‘in bocca al lupo’ rivolto a Serhat prima della prova finale. Ora si comincia subito a lavorare per Amsterdam.
cr