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Eurovision 2024, EBU risponde alle critiche: “Alcune delegazioni non rispettano lo spirito del concorso”

I fischi al supervisore esecutivo Martin Österdahl – e la sua assenza alla conferenza stampa finale – confermano che la situazione è assai tesa.

14 mag 2024
Martin Österdahl. Immagine di repertorio
Martin Österdahl. Immagine di repertorio

Arriva la risposta della EBU all’ondata di polemiche che hanno investito l’Eurovision 2024. Dopo le dure parole di Bambie Thug, di Silvester Belt e dei norvegesi Gåte, si registra una dichiarazione che un portavoce del consorzio ha rilasciato al tabloid inglese The Mirror ed al quotidiano irlandese Independent.

Ci rammarichiamo che alcune delegazioni all’Eurovision Song Contest di Malmo non rispettino lo spirito delle regole e del concorso sia in loco che durante le loro trasmissioni, Abbiamo parlato con un certo numero di delegazioni durante l’evento per quanto riguarda le varie questioni che sono state portate alla nostra attenzione. Gli organi di governo dell’UER, insieme ai capi delegazione, esamineranno gli eventi che hanno riguardato l’Eurovision Song Contest per andare avanti in modo positivo e garantire che i valori dell’evento siano rispettati da tutti. I singoli casi saranno discussi dall’organo di governo dell’evento, l’Eurovision Song Contest Reference Group composto da rappresentanti delle emittenti partecipanti, nella sua prossima riunione.

La nota quindi conferma le accese discussioni che ci sono state con diversi broadcasters. I fischi al supervisore esecutivo Martin Österdahl – e la sua assenza alla conferenza stampa finale – confermano che la situazione è assai tesa. EBU non ha però rilasciato alcun commento ufficiale sui propri canali alla vicenda ed in questo senso c’è anche attesa per capire cosa ne sarà proprio di Österdahl, senza dubbio il principale imputato di tutta questa vicenda insieme al responsabile della comunicazione del consorzio, non tanto per le scelte – che sono state ampiamente spiegate – quanto per non aver saputo gestire le varie crisi che sono venute a galla.





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