Eurovision, il Segretario di Stato Pedini Amati: "Ci riproveremo il prossimo anno, con la stessa modalità di selezione"
Il capo delegazione Alessandro Capicchioni: "L'esibizione di Achille Lauro è già iconica"
La delusione c'era ed era evidente, nonostante i sorrisi elargiti, in mezzo a chi rientrava dal Pala Olimpico esultante e festoso per essersi qualificato alla finalissima. Ma anche la sorpresa è stata evidente, un po' per tutti quelli che hanno assistito alla performance di Achille Lauro, giudicata da fans e addetti ai lavori impeccabile e coinvolgente, uno show vero e proprio incendiato non solo dalle fiamme vere, ma anche dal bacio con Boss Doms, l'amico di sempre, sottolineato con entusiasmo dai commentatori su Twitter. Non è bastato: contro ogni pronostico della vigilia, San Marino torna a casa e non si qualifica per la finale di sabato. Passano invece la Svezia, data ormai per favorita insieme a Ucraina e Regno Unito, e la rivelazione Serbia, con un brano particolare, in lingua madre, scelta adottata anche da tanti altri Paesi quest'anno. Prima della semifinale, a Torino erano arrivati il Direttore Generale di San Marino Rtv Ludovico Di Meo e il Segretario di Stato al Turismo Federico Pedini Amati, accompagnato anche da Roberto Moghe Moretti. Il gruppo era stato accompagnato in un tour tra i locali Ebu da Jean Philip, direttore dei media. Durante il giro, anche un breve incontro con Stefano Coletta, direttore di Rai Uno.
Nel video le interviste a Alessandro Capicchioni, capo delegazione San Marino, e a Federico Pedini Amati, Segretario di Stato al Turismo
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