Fellini Museum: l'inaugurazione del polo museale dedicato al genio di Federico Fellini
Castel Sismondo, Fulgor e Piazza Malatesta. In un percorso diffuso, ma univoco, attraverso questi luoghi ci si può immergere nel mondo del grande regista riminese che ha fatto la storia del cinema. Passeggiando per la piazza, come in un set a cielo aperto di Fellini, ci si imbatte in una grande panca circolare che rievoca il Cerchio della vita del finale di "8 e mezzo", e, proprio davanti al Castello Malatestiano, una leggera nebbia fuoriesce da uno specchio d'acqua a ricordare il passaggio del transatlantico Rex in "Amarcord". Uno spazio che, alla sera, diventa ancor più suggestivo grazie al gioco di luci creato dalla proiezione di spezzoni di film di Fellini che si riflettono nell'acqua, in un'atmosfera unica.
Poco più avanti Castel Sismondo con un percorso espositivo che si dipana lungo 16 sale, ognuna dedicata ad un grande tema della vita di Fellini. Come la sala dedicata a "La dolce vita", con una scultura al centro raffigurante Anita Ekberg e la proiezione delle più belle scene della pellicola tutt'attorno. O quella de "Il libro dei sogni" dove un soffio ad una piuma posta al centro consente di sfogliare virtualmente le pagine disegnate dal regista. O anche la sala destinata alle lettere che gli aspiranti attori scrivevano a Fellini candidandosi per i suoi film. Un progetto che valorizza la città e ricorda al mondo l'eredità culturale del visionario regista riminese.
Intervista a Marco Bertozzi e Anna Villari, curatori del Fellini Museum e a Andrea Gnassi, sindaco di Rimini
[Banner_Google_ADS]