Alla Festa del Cinema presentata l'opera prima di Luca Zingaretti come regista, “La casa degli sguardi”, che uscirà nelle sale a primavera. Aveva già diretto alcuni episodi del commissario Montalbano, “una serie che mi ha dato tanto e mi ha tolto anche tanto”, ha detto, ma certo prendere per mano una creatura dall'inizio alla fine è altro paio di maniche. “La casa degli sguardi” è il vero debutto di Luca Zingaretti dietro la macchina da presa, un'opera toccante e sensibile, tratta dal libro di Daniele Mencarelli che lo aveva subito colpito. Il protagonista è Marco, interpretato da Gianmarco Franchini, classe 2003, già interprete di “Adagio”, alla sua seconda prova, brillantemente superata. Non solo è stato scelto al primo provino, ha raccontato Zingaretti, ma ha offerto un'interpretazione da attore navigato, a soli 21 anni. Nel film Zingaretti è il padre, senza nome. Un uomo che fa sentire la sua presenza al figlio, che c'è. Senza invadere, senza opprimere. Un padre moderno, spiega. Che lo aiuta a modo suo, con la sua presenza, a risollevarsi dal baratro in cui rischia ogni volta di precipitare.
Nel video le interviste a Luca Zingaretti, attore e regista, e a Gianmarco Franchini, attore