Al Festival cinematografico di Roma continua la polemica sui tagli alla cultura e allo spettacolo
Eva mendes ha ceduto il tappeto rosso ai dimostranti: attori, registi, sceneggiatori e tecnici del cinema. La sua passerella romana “impegnata” è servita a sostenere gli operatori dello spettacolo nella lotta: in nome di Cinecittà, per il cinema italiano indipendente, per gli autori e gli editori che attraverso gli sceneggiatori fanno film in condizioni impossibili. Sono 250 mila gli addetti ai lavori e rappresentano un’ industria di tutto rispetto sul mercato interno anche internazionale con la fiction tv, gli sceneggiati trasposti al cinematografo e viceversa. Chiedono udienza ai ministeri di Cultura e Bilancio: vogliono aiuto e facilitazioni fiscali per produrre idee. Dopo aver occupato il tappeto rosso (e giurano di non riproporre: stop red carpet!) cercano il dialogo costruttivo con il pubblico e il governo. Le associazioni 100autori e Tutti a Casa, Purgatori e il presidente di giuria Castelletto in testa dopo la riunione alla Casa del Cinema, hanno aperto un gazebo informativo per sperare di sopravvivere… ai tavoli si alterneranno i volontari: Verdone, Virzì, Comencini e Guerritore, Ghini, Ettore Scola con Kim Rossi Stuart.
Francesco Zingrillo
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