FILM DA OSCAR al Centro Sant'Andrea Sessantesimo al cinema

E pensare che il regista Yojiro Takita è celebrato in oriente per il sensuale e l'erotico. In OKORUBITO ( Departures) racconta invece la sublimazione della morte nel rito della preparazione alla 'Partenza' eseguito dalla “persona che accompagna”, l'okorubito giapponese.
Un giovane musicista disoccupato con moglie incinta (un nuovo arrivo... non a caso!) risponde a un annuncio di lavoro: “ Assistiamo coloro che partono...” e crede si tratti di un'agenzia viaggi.
L'arte antichissima del “Tanatoesteta” si sposa con la musica classica e il senso trascendente (simbolico) della vita che sta in un sasso (levigato dal fiume, regalato) e nel ventre di una donna incinta.
Il film racconta l'estetica del 'trapasso', in modo lieve ed elegante, partendo dal Buddhismo toccando nel vivo il Cristianesimo occidentale proprio vincendo l'oscar per il film straniero nel 2009 contro ogni pronostico arriva un successo commerciale inaspettato ma spiegabile: è la morte che giustifica la vita così come l'inizio dell'esistenza contiene già ,in nuce (una pietra), il germe della sua conclusione, ben visibile al momento del distacco: Departures...
fz

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