GAUGUIN a Tahiti solo al cine
In multisala romagnola dal weekend a Rimini e Riccione gli anni polinesiani di GAUGUIN per la regia di Deluc protagonista Vincent Cassel
Sempre alla ricerca, GAUGUIN con il benestare di MALLARMÈ, scappa da Parigi nel 1891 verso il riscatto esotico e creativo alla ricerca di sé dopo la crisi anarchica e politica in patria lascia moglie e 5 figli. Tahiti è la liberazione viaggio liberamente ispirato a NOA NOA, diario autobiografico del maestro postimpressionista scritto dopo il ritorno a casa. Uno sguardo tutto suo sulla donna quasi un'ossessione femminile condita di passione e gelosia come le onde dell'Oceano Pacifico dentro ai suoi quadri. Fotografia artistica a rafforzare l'evocazione cromatica della pittura con la faccia di Cassel che cambia in continuazione, tra alba malinconia e crepuscolo, viso, capelli e barba spingono... sequenza per sequenza fino a diventare l'icona del film come lo è la modella-amante per gran parte dei dipinti. Tornerà con 66 capolavori sotto il braccio selvaggi e acerbi come i molluschi dei mari del sud. La realtà coloniale e sensuale di fine secolo non traspaiono dalla pellicola dove secondo le cronache il genio folle incontra la sua musa tredicenne (probabilmente con altre giovani) nel villaggio di Mataiea, Sud Pacifico.
fz
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