Un testo di viaggio scritto in movimento (treno, auto, aereo, nave; e anche a piedi...) dal comico romagnolo che finalmente parla di sé in modo intimista e a tratti malinconico (si fa per ridere...), e dice del suo IO CI SARO': “a 53 anni mi ritrovo una figlia di 3 anni per cui penso ai nipotini...”; e a loro dedica il suo personalissimo “videomessaggio teatrale” in uno spettacolo davanti al pubblico di oggi rivolto al domani. Nuovi Linguaggi per il futuro (dei nipoti) a venire sperando che tra 25 anni sappiano ancora cos'è il cabaret... magari senza la televisione.
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