Alzi la mano chi ha mai comprato un libro di poesia. È un genere che oggi non si vende e non si legge. Un genere che soprattutto non usa chi da tempo ha sostituito i versi con i versacci. Eppure, anche tra i giovanissimi, i più ascoltati sono i cantautori che mettono in musica – Dalla su tutti – vere e proprie poesie. La Giornata Mondiale della Poesia nasce nel 1999 per promuovere e diffondere quest'arte troppo spesso sottovaluta ma che resta una forma di comunicazione universale. Per questo è diventata patrimonio dell'Unesco, perchè la poesia è capace di trascendere le lingue dei singoli autori. È in grado di andare oltre i confini e le differenze, portando con sé un ideale di bellezza che diventa globale. In fondo, in qualunque parte del globo vivano, le persone amano, soffrono, piangono, si incantano. E i poeti le raccontano. “Quei poeti che, scriveva Alda Merini, lavorano di notte quando il tempo non urge su di loro, quando tace il rumore della folla e termina il linciaggio delle ore. I poeti lavorano nel buio come falchi notturni o usignoli dal dolcissimo canto e temono di offendere Iddio. Ma i poeti, nel loro silenzio fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle”.
Sonia Tura
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