GRAVITY il film 'spaziale' made in USA da giovedì nelle sale del Titano

Intanto recitare nei simulatori per una pellicola distribuita anche in 3D è già un'impresa. Ricreare le 'assenze' dello spazio profondo dove non c'è peso, rumore e odore, è ancora più impegnativo quanto girare dentro la placenta di una donna incinta ( Sandra Bullock assume spesso la posizione fetale in camera) perché l'effetto è proprio quello: sentirsi avvolti in una atmosfera senza ossigeno con la sola possibilità di nuotare nel vuoto/pieno assicurati al cordone ombelicale della vita sospesi a cavallo della sottile linea rossa (di fuoco) che ci separa dalla morte.
La stratosfera parla all'uomo sin dai tempi dei primi lanci spaziali russi e americani anni Sessanta e ci racconta di visioni sconvolgenti della terra da lassù verso le orbite spaziali profonde: lo sguardo dello spettatore (grazie al cinema e agli attori guidati magistralmente da Alfonso Cuaròn) dalla prospettiva alta di Dio stranamente non dà le vertigini ma tende all'infinito... come il bambino che nasce cercando il primo faticoso nostro respiro d'amore.
fz

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