Ibm, il gigante informatico che ha dato vita a diverse rivoluzioni tecnologiche, compie 100 anni. Nata nel 1911 dalla fusione di tre società, Ibm si chiamava CRT ed è divenuta International Business Machine nel 1924. Ibm ha una capitalizzazione di mercato di 200 miliardi di dollari e detiene il numero maggiore di brevetti fra le aziende statunitensi. Il colosso dell'informatica si regala per i primi 100 anni quattro pagine sui maggiori quotidiani americani, nella quali racconta la propria storia e guarda al futuro. "Delle maggiori 25 società americane nel 1900, solo due sono rimaste nella lista all'inizio del 1960. Delle 25 maggiori società nella Fortune 550 nel 1961, solo sei ne restano", si legge nelle pagine acquistate da Ibm. "La nostra storia centenaria ci ha insegnato questa verità: per aver un impatto durevole nel lungo termine, è necessario gestire" con un'ottica di "lungo termine. Questa sembra una lezione semplice ma attuarla richiede una vita di lavoro". "Abbiamo imparato a non confondere il carisma con la leadership".
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