Scritta da Tiziana Corradi e immaginata da Gabriele Geminiani, secondo la particolare visione dello spazio architettonico che più volte ha visto il curatore protagonista di Antao mostre, l'esposizione narrativa è al contempo pittorica, IDENTIKIT, di Tentoni identifica perfettamente opere e artista con le parole che accompagnano il percorso figurativo/creativo lungo le sale a vetri e i corridoi dello studio - laboratorio.
Ricerca e abisso, lirica o meglio lirismo e dramma o meglio drammaturgia, dell'ignoto che divorano l'uomo contemporaneo nell'ossatura intima della sua fragilità: sogno di figure sbucate dal nulla al di là del vuoto esistenziale: il niente genera creature bizzarre e sbilenche che camminano sopra e al di fuori se non al di là della realtà: non c'è bene o male; dalle tele del pittore fuoriescono universi in espansione capaci di mantenere forme carnose e lievitare grazia: in equilibrio instabile. La via di fuga la suggeriscono toni e colori tra i più strani e inquietanti.
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Ricerca e abisso, lirica o meglio lirismo e dramma o meglio drammaturgia, dell'ignoto che divorano l'uomo contemporaneo nell'ossatura intima della sua fragilità: sogno di figure sbucate dal nulla al di là del vuoto esistenziale: il niente genera creature bizzarre e sbilenche che camminano sopra e al di fuori se non al di là della realtà: non c'è bene o male; dalle tele del pittore fuoriescono universi in espansione capaci di mantenere forme carnose e lievitare grazia: in equilibrio instabile. La via di fuga la suggeriscono toni e colori tra i più strani e inquietanti.
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