Il cinema "andersoniano" franco-italiano
L'ultimo film di Wes Anderson sul giornalismo “grottesco” d'ambientazione francese FRENCH DISPATCH omaggio alla carta stampata del cinema classico in proiezione pomeridiana e serale al Concordia di Borgo Maggiore
Un classico cast stellare hollywoodiano per un film prodotto dalla Disney che parla francese (come le famose gazzette d'Oltralpe) ma d'ispirazione italiana a capitoli, in piccole storie antologiche, alla De Sica ne' L'ORO DI NAPOLI e con un occhio a CINECITTÀ vista la passione di Anderson per Fellini e per Visconti. Il giornalista c'entra per la frequentazione giovanile anni 70 e 80 del regista con il New Yorker (c'era la rubrica dei raccontini brevi di fantasia in seconda pagina) e la lettura del giornale quotidiana per il resto si può sostenere tranquillamente che il film non è sul giornalismo odierno, almeno quello 'contaminato' del “mondo (social) piccolo”, sul web. In fine l'uso maniacale del bianco e nero “andersoniano” anche stavolta giustificato dal formato in 4/3 (quadrato) ambedue garanzia di bellezza in tuffi di luce...
fz
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