Il danzatore nero: la storia del più grande ballerino cubano
Prima visione riminese direttamente dal Festival di San Sèbastian stasera al TEATRO TIBERIO la storia del balletto con “YULI” protagonista Carlos Acosta una leggenda della danza considerato il Nureyev cubano paragonato a Baryshnikov
“DANZA E LIBERTÀ” stanno insieme a L'AVANA secondo il padre PEDRO, genitore divorziato, del più grande ballerino cubano si fugge dall'isola danzando sulle punte... CARLOS è YULI (nomignolo del dio africano OGNUN) per papà la SPERANZA di un mondo migliore vissuta dal nipote di una schiava deportata a Cuba dagli spagnoli. La storia vera di ACOSTA, una promessa del ballo con un dono innato e doti atletiche e artistiche uniche, inizia dal rifiuto di arte e padre causa l'allontanamento da casa, dagli amici e dal suo mondo, per andare da una zia emigrata negli States. La vita è una cosa importante e a un certo punto bisogna accettarla fino in fondo (dapprima si ribella all'accademia cubana, all'embargo, all'autorità rivoluzionaria e paterna): così YULI diventerà il primo Romeo di colore dell'English National Ballet. Dalle location caraibiche alla fredda Londra vince ancora CARLOS ACOSTA che mette in scena lo spettacolo della sua biografia romanzata anche in un film.
fz