Il frigo delle polemiche: putiferio social sullo strumento per scambiare libri in Città
La giunta ha deciso di mantenere il frigo book al campo Bruno Reffi
Alcuni lo hanno scambiato per un vecchio elettrodomestico abbandonato, altri lo hanno criticato perché inadatto a un centro storico patrimonio Unesco. A questo punto potremmo ribattezzarlo il “frigo della discordia”. L'arrivo del nuovo strumento per fare book crossing in Città ha scatenato un putiferio sui social network. Stiamo parlando della pratica, diffusa a livello internazionale, di scambiare libri lasciandoli, a disposizione di chiunque, in angoli prestabiliti dei centri urbani.
Su Facebook una valanga di interazioni e commenti: molti indignati e alcuni sopra le righe. Si sa, spesso ciò che è culturale è creato con l'obiettivo di far pensare. Come una delle frasi riportate su un lato del frigorifero: una critica a una parte dei sammarinesi che, con l'arrivo del benessere, avrebbero 'accantonato' la cultura. Dopo un'esposizione temporanea durante il festival Smiaf, la Giunta di Città ha deciso di mantenere il frigo book al campo Bruno Reffi e ha annunciato che ne aggiungerà altri. All'iniziativa hanno partecipato il Centro del riuso, la cooperativa Trasforma e alcuni ragazzi. Sulla facciata sono state impresse le frasi di chi ha partecipato alla realizzazione e di noti personaggi sammarinesi.
Quella del frigo book è una tendenza presente già da alcuni anni nel mondo. Viste le reazioni infuriate dopo la sua introduzione a San Marino, ci si potrebbe chiedere quali siano i migliori modi di presentarlo per farlo accogliere bene dal pubblico. Lo abbiamo chiesto a Gianna Angelini, semiologa e docente all'Accademia di belle arti di Roma.