Il grande ritorno di Claudio Baglioni in concerto sul Titano: a Palazzo l'incontro con la Reggenza
Al Teatro Nuovo la tappa sammarinese del tour "Dodici Note Solo"
Oggi nel tardo pomeriggio Claudio Baglioni è stato ricevuto in udienza da Capitani Reggenti, Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta, a poche ore dal concerto/evento “Dodici Note Solo” che questa sera lo vedrà protagonista al Nuovo di Dogana. Ad accompagnarlo il Segretario di Stato per il Turismo, Federico Pedini Amati - che lo ha definito “un monumento della musica italiana”, - ansioso di ascoltare “brani che hanno segnato un'epoca” e di assistere ad uno spettacolo che promette davvero grandi emozioni.
L'incontro dell'artista con la Reggenza, carico di significato. A braccio, ha espresso il suo personale ringraziamento per l'onore che gli è stato attribuito dalle massime autorità dello Stato sammarinese. Ha anche ringraziato simpaticamente il meteo che gli ha fatto vivere un pomeriggio da fiaba, immerso nell'atmosfera suggestiva del centro storico di Città. Molto colpito dalla storia di questa Repubblica, simbolo di libertà millenaria e modello di democrazia. Non è mancato un ricordo dedicato a Little Tony. Ha quindi concluso il suo saluto con il classico “W San Marino”.
Dalla Reggenza una riflessione a tutto tondo sull'attualità, in un'epoca segnata da conflitti e da tragedie. E si è inteso sottolineare “la predisposizione alla solidarietà e all'accoglienza che San Marino ha dimostrato, sia ora accogliendo profughi ucraini, sia durante la Seconda Guerra Mondiale ospitando 100mila rifugiati. Una propensione che guida anche l'azione dell'artista stesso attraverso il raggiungimento di "obiettivi di valore umano e solidaristico". E poi un richiamo al potere della “MUSICA, che tra le arti – osserva la Reggenza – “insegna la cosa più importante da adottare anche nel percorso di pace: l'ASCOLTO”. I Capitani Reggenti questa sera saranno a teatro per onorare la prestigiosa carriera del cantautore e apprezzare la poesia e la melodia dei suoi brani.
Nel servizio il collegamento dal TG San Marino delle 19:30, in videogallery le interviste a Claudio Baglioni e Federico Pedini Amati, Segretario di Stato per il Turismo.
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L'intervento integrale dei Capitani Reggenti:
"Desideriamo porgere il nostro più cordiale benvenuto nella Repubblica di San Marino al celebre artista Claudio Baglioni e a tutti i graditissimi ospiti qui convenuti. Accogliamo con piacere in questa significativa Aula del Palazzo Pubblico, sede delle nostre più alte Istituzioni democratiche, una delle personalità più importanti del panorama musicale internazionale, per esprimerle grande apprezzamento per la significativa carriera artistica che ha segnato la storia della musica, con un’intensità senza eguali. Siamo particolarmente compiaciuti, Maestro, che il Suo recente Tour dal titolo “Dodici note solo“, in programma nei principali teatri lirici e di tradizione più prestigiosi, preveda anche una tappa sammarinese. Uno spettacolo nel quale la Sua voce, il pianoforte e gli strumenti di accompagnamento, interpretano le composizioni più preziose del Suo emozionante repertorio, protagoniste di un racconto in suoni e parole di raro incanto e suggestione. La Sua musica, le Sue canzoni, la Sua poesia, Maestro, rappresentano un inno alla bellezza, ai sentimenti, ed esse ci hanno accompagnato e continuano ad accompagnarci nel cammino delle nostre vite, nei ricordi indelebili dei momenti più significativi. La Repubblica di San Marino, nella sua peculiare e antica storia, ha una cultura innata nel valorizzare l’Arte nelle sue molteplici declinazioni di espressione, prime fra tutte la Musica. In un’epoca segnata da conflitti e da tragedie, l’espressione artistica musicale rappresenta un efficace veicolo non solo di dialogo, di ascolto, di vicinanza fra diverse culture, ma anche per affermare i valori della tolleranza, della solidarietà, dell’amore e della pace, della quale sentiamo tutti forte il bisogno. San Marino, ci piace ricordarlo, ha sempre espresso e coltivato la cultura del dialogo, della tolleranza, dell’accoglienza, al punto che nel corso dei secoli, la nostra piccola realtà statuale, particolarmente legata al valore della libertà, si è sempre soltanto difesa da attacchi esterni, ha accolto chi aveva bisogno e promosso, in tutti i contesti internazionali, la pace. Questa predisposizione alla solidarietà ed all’accoglienza si è manifestata significativamente in tempo di Seconda Guerra mondiale, quando San Marino ha ospitato oltre Centomila rifugiati e, oggi, con l’ospitalità di oltre quattrocento profughi ucraini, in particolare donne e minori. Oggi ci onora essere uno Stato che vanta relazioni diplomatiche con oltre centocinquanta Stati, fra i quali le principali grandi potenze; presenziamo e abbiamo diritto di voto nei più importanti Organismi multilaterali internazionali, forti della nostra particolare identità statuale. La musica, tra le arti, è sicuramente quella che più avvicina i popoli e le Nazioni, poiché si esprime con un linguaggio universale, che supera tutte le diversità. Essa ci insegna dunque la cosa più importante da adottare anche nel percorso di pace: l’ascolto. Non c’è superamento dei conflitti in ogni contesto, se prima non si ascolta e non si comprendono le istanze dell’altro. Ma la musica ci insegna anche altro: il valore e la bellezza delle azioni “insieme”, come una grande orchestra nella quale ognuno suona uno strumento che, unito agli altri, crea quella magnifica melodia che è la vita vissuta insieme agli altri. Incontrare, dunque, un Artista come Lei, autore ed interprete unico di melodie che hanno accompagnato piacevolmente la vita di tanti uomini e donne, ci onora particolarmente. Questa sera potremo ascoltare anche noi la poesia e la melodia delle sue canzoni, certi che saprà generare belle emozioni in tutti i presenti. Con questi sentimenti, Maestro, ci congediamo da Lei rinnovandoLe il nostro più alto apprezzamento per la Sua prestigiosa carriera, per l’impegno profuso non solo nella Sua nobile espressione artistica, ma anche nella Sua vita, anche per il raggiungimento di obiettivi di significativo valore umano e solidaristico verso chi è meno fortunato di noi. A Lei, Maestro, formuliamo gli auspici di ogni prosperità artistica e personale e a noi, di poterLa annoverare tra gli amici di questa Repubblica".
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