Il Teatro Turismo "si sveste": il progettista architettonico ci spiega i lavori verso l'Auditorium
5 mesi per la demolizione; 2 anni per l'inaugurazione. Sopralluogo del Segretario al Territorio: "Supervisioniamo affinché si proceda veloce. Basta cantieri aperti senza arrivare mai a conclusione”
Dopo oltre dieci anni di abbandono fa un certo effetto entrare nel teatro Turismo, un pezzo di storia sammarinese quasi dimenticato. Riportare a nuova vita la struttura richiederà tempo: per poter ricostruire, prima bisogna demolire.“Nell'arco di quattro/cinque mesi al massimo avremo svestito tutto il fabbricato lasciandolo però integro in tutta la sua architettura originaria" - ci racconta la progettista architettonica e coordinatrice del gruppo di lavoro Marcella Michelotti.
"Lo prepareremo all'inserimento di tutti gli impianti, che saranno una parte predominante e al rivestimento interno tutto in legno che lo farà diventare una cassa acustica meravigliosa". E assicura: "Sarà un auditorium per la musica di altissimo livello, anche tecnologico”. Quanto alla capienza, il cinema ospitava in precedenza circa 600 posti. Per motivi di sicurezza il nuovo edificio, una volta pronto, potrà accoglierne 500. Riguardo ai lavori, si vuole andare fino in fondo “senza separazioni tra la prima e la seconda fase”, vale a dire tra la “svestizione” del fabbricato e la costruzione vera e propria.
La Michelotti spiega di aver fatto un programma lavori affinché la nuova struttura sia inaugurata in due anni: "Non tutto dipende da me, però vedo una grande volontà a tutti i livelli di andare avanti con determinazione”.
Il Segretario al Territorio Matteo Ciacci, che aveva assicurato un monitoraggio del progetto attento e continuo, si è recato sul cantiere per un sopralluogo. “Nel rispetto delle maestranze vogliamo, anche insieme all'Azienda Lavori Pubblici, supervisionare affinché il cantiere proceda veloce come avviene anche in tante altre realtà limitrofe. Siamo stufi che i cantieri vengano aperti senza arrivare mai a compimento”. Ciacci dice basta a progetti stratosferici che rischiano di non vedere mai la luce: “Occorre essere realisti e pragmatici”. L'obiettivo della sua Segreteria è quindi prendere in mano i cantieri già aperti e portarli a termine.
“Abbiamo voluto dare continuità al progetto proprio perché erano stati già liquidati 277.000 mila euro e stanziati 3 milioni e 900.000, quindi tanto vale andare avanti. Oltre al progetto, che è molto importante, perché dobbiamo buttare via soldi pubblici già stanziati e liquidati? Semmai, da adesso in avanti, chiudiamo i cantieri già esistenti”.
Nel servizio Marcella Michelotti, Architetta e Matteo Ciacci, Segretario di Stato al Territorio
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