“Una manifestazione del tutto originale, che associa in sé un forte richiamo turistico ma anche aspetti culturali e curiosità naturalistiche”. Così il Segretario alla Cultura, Morri durante l’inaugurazione di Florea 2010, insieme al direttore dell’Ufficio del Turismo, Macina. Per la quinta volta la manifestazione porta in Repubblica rarità botaniche e floreali: 35 stand con interessanti proposte sia per la casa che per il giardino. Di grande richiamo le orchidee dell’Himalaya, piante perenni tanto particolari quanto delicate; il verde intenso delle felci, bellissime così come hosta e osmunde. Gli iris dal gradevole profumo. E ancora, un’ampia gamma di piante grasse dalla fioritura eccezionale, rigogliose succulente dalla Puglia, le piccole e originali mimose pudiche con le foglie che sfiorate da un dito si chiudono all’istante. Tra le peculiarità, inoltre, gli agrumi ornamentali come il cedro maxima della azienda toscana prima al mondo in questo settore. E poi, per gli amanti della buona cucina, deliziosi manicaretti preparati dagli chef di Eurotoques e il consorzio Terra di San Marino con l’esclusivo utilizzo di prodotti biologici del territorio. Ma Florea è anche sinonimo di ecologia con il progetto Verde Cultura San Marino, di Mara Verbena e Stefano Valentini, per salvaguardare le aree verdi del territorio e crearne di nuove. Proposta la realizzazione di un grosso centro dedicato ai fiori al parco Laiala collegato ad un circuito di percorsi naturalistici.
Silvia Pelliccioni
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