Incontro pubblico all'ex monastero Santa Chiara sulla Giornata Europea dei Giusti

“Il male commesso e il bene compiuto”: dallo scontro etnico (tribale) e religioso all'opera degli uomini giusti al di là di ogni diversità nel nome della differenza ci si salva. Nel 1994 Pierantonio Costa, console onorario d'Italia in Ruanda, nel bel mezzo di una guerra civile violenta oltre ogni limite salva centinai di persone, madri e bambini, mettendo a rischio la propria vita. Onorato con la medaglia d'oro al valor civile è candidato al nobel per la pace nel 2010. Nella terra degli sfollati e dell'accoglienza il console è a casa sua può godere della considerazione che le istituzioni da sempre concedono benevolmente ai “Giusti” di ogni epoca. La presenza dei Reggenti testimonia l'impegno sammarinese per i diritti umani a livello internazionale con particolare attenzione all'Africa martoriata da guerre fratricide. Il club Soroptimist ha inoltre esposto il progetto di cooperazione in campo artigianale e merceologico a favore delle donne ruandesi direttamente assistite dalle donne sammarinesi nel Continente africano in vari viaggi. Luciano Scalettari nel libro 'La lista del console' ha raccontato la storia di vita di Pierantonio Costa presente all'incontro “che qualcosa dovevo pur fare” - ha detto davanti agli ospiti in sala - “ in mezzo a tanta violenza potevo fare di più”.

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Dopo la giornata europea dei Giusti Pierantonio Costa, lo Schindler italiano, racconta la sua esperienza nel genocidio in Ruanda del 1994. Era console onorario d’Italia nel paese africano

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