Intossicazione acuta di Propofol. L’ipotesi più accreditata negli ultimi tempi – quella che a fermare il cuore dell’icona del pop fosse stato questo potente sonnifero – è stata confermata anche dal Coroner di Los Angeles. Il medico legale ha poi aggiunto nuovi particolari. A contribuire alla morte del cantante – che oggi avrebbe compiuto 51 anni - è stata anche l’assunzione di benzodiazepina, un altro farmaco contro l’ansia e l’insonnia. Le dosi di calmanti assunte dal cantante sarebbero state somministrate oltre la sua reale volontà. Da qui l’incriminazione ufficiale – ormai inevitabile - del dottore personale di Jackson: Conrad Murray. Ciò che ancora rimane oscuro è perché il medico abbia lasciato trascorrere un’ora e mezzo prima di chiamare l’ambulanza.
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