Nasce nel nome di Domenico Maria Belzoppi per promuovere memoria e valori di una figura centrale nella difesa della libertà e dell'autonomia, approfondendo insieme elementi chiave per comprendere l'identità e le istituzioni sammarinesi. Per l'Associazione, poi, un obiettivo ideale - dice il Presidente Dario Manzaroli, davanti ad ospiti e istituzioni, con il Segretario alla Cultura, Teodoro Lonfernini e il Capitano di Castello di Città, Alberto Simoncini: “provare a combattere il deserto culturale che la società sta vivendo”.
“Senza cultura – dice Manzaroli - senza partecipazione dei cittadini, anche la democrazia diventa fragile e rischiosa. Facciamo un piccolo tentativo, naturalmente. E oggi cominciamo con Belzoppi, che è stato un uomo secondo noi molto lungimirante. Nell'Ottocento aveva capito che stavano cambiando molte cose, a partire dal voto alle donne e alla utilità che l'Italia diventasse di nuovo uno Stato unitario, salvando Garibaldi, quindi aprendo un passaporto per il futuro”.
“Siamo in pieno Risorgimento – spiega Verter Casali - lui ha avuto la disgrazia di essere Reggente quando è arrivato Garibaldi e quando è stato ucciso il Segretario Bonelli. Ha vissuto uno dei momenti più intensi che ci siano stati nella nostra storia. Patriota, perché da giovane era carbonaro, poi dopo ha sempre cercato di propugnare ideali di natura liberale. Era un uomo, per i tempi, all'avanguardia, perché sicuramente ha lasciato un testamento culturale, ideologico, perché effettivamente avanza delle ipotesi per San Marino che tarderanno ancora a essere messe in pratica, però sono molto contemporanee, molto moderne. È un personaggio che tra l'altro è stato anche boicottato per un insieme di motivi. Poi è stato ripreso da Pietro Franciosi e quindi lo conosciamo perché oggi viene celebrato, ma sono stati trent'anni circa in cui ha avuto la damnatio memoriae, è stato dimenticato completamente”.
Nel video, le interviste allo storico Verter Casali e al Presidente dell'Associazione “Domenico Maria Belzoppi”, Dario Manzaroli