“L'irrequietezza artistica di Mario Ferretti”: al Museo di Stato la mostra dedicata all'artista livornese
Le opere in mostra appartengono alla collezione privata di Alessandra Romeo, consorte del Console Onorario presso il Regno Unito Maurizio Bragagni.
39 opere che fanno luce sull'articolato percorso artistico di Ferretti, attivo dagli anni '30 fino al 1974, anno della sua morte. La volontà di illuminare una personalità sfaccettata ma non molto nota ha spinto Paolo Rondelli e Maurizio Bragagni, curatori della mostra, a portare l'esposizione al Museo di Stato. Testimone pionieristico della comunità LGBTQ+ in anni in cui il regime fascista avanza, confina, definisce norme e delimita libertà, Ferretti sceglie l’arte come strumento di resilienza davanti alle avversità.
"Ferretti sceglie l'arte come strumento di resilienza davanti all'avversità - evidenzia Paolo Rondelli, direttore Istituti Culturali e curatore mostra - è un artista che è caduto un po' nell'oblio ma è estremamente valido. Ha una sua storia personale, legata anche al suo orientamento sessuale, che lo ha portato in parte a nascondersi, in parte a esprimere la sua arte su diverse sfaccettature, fino anche a arrivare, per proteggere se stesso, a lavorare per il partito fascista".
"Gli Istituti Culturali - aggiunge Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato Cultura - sono molto attivi e quello che presentano è valutato, approfondito, nel segno di un'eccellenza che deve essere rappresentata all'interno del nostro Paese. Tra l'altro in luoghi come quello del Museo di Stato che potevano soltanto scegliere, chiaramente, opere d'eccellenza".
Le opere in mostra appartengono alla collezione privata di Alessandra Romeo, consorte del Console Onorario presso il Regno Unito Maurizio Bragagni: "I quadri appartengono ormai da generazioni alla nostra famiglia perché Ferretti è stato il maestro dello zio di mia moglie e quindi mia moglie ha ereditato questi quadri e li abbiamo sempre avuti nelle nostre case con noi. Poi sono stati rivalorizzati da questa scoperta di Paolo Rondelli".
Nel servizio le interviste a Paolo Rondelli (direttore Istituti Culturali e curatore mostra), Teodoro Lonfernini (Segretario di Stato Cultura) e Maurizio Bragagni (Console Onorario Regno Unito)
[Banner_Google_ADS]