L'omaggio del Titano a Garibaldi: la storia che rivive e che si fa memoria
Commemorazione in piazzetta alla presenza dei Capitani Reggenti
Un rito che si rinnova, sentito come il legame – profondo - che unisce la Repubblica di San Marino alla figura di Giuseppe Garibaldi. Partito da Palazzo Pubblico il Corteo reggenziale raggiunge il monumento dedicato all'Eroe dei Due Mondi. L'omaggio con la deposizione di una corona di alloro. I Capitani Reggenti Alessandro Mancini e Grazia Zafferani toccano leggermente il nastro e si raccolgono davanti al busto.
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A scandire gli attimi successivi l'esecuzione dell'Inno garibaldino da parte della Banca Militare. Quindi gli Inni nazionali italiano e sammarinese. Presenti una delegazione del Congresso di Stato, l'Ambasciatore d'Italia, il Capitano di Castello di Città, autorità militari e civili. La commemorazione dello scampo garibaldino accomuna indissolubilmente i due territori.171 anni fa, il Generale e la compagna Anita trovarono infatti riparo sul Titano, in fuga dalla minaccia dell'esercito papale. Nella notte del 31 luglio 1849, Garibaldi uscì dal Paese con un gruppo di Camicie Rosse - 150 fedelissimi - ed eludendo la sorveglianza di 12mila soldati austriaci che circondavano il Titano, mosse verso Venezia. La storia che rivive e che si fa memoria.