Lei gli cantava l'amore ne' “la gialla cotogna di Istanbul” poi sparì per 3 anni e morì... ai suoi occhi: aveva un cancro nel petto troppo vicino al cuore, e non guarì, più. Eppure dal corpo malato (vedova e divorziata,“occhio tartaro e femori lunghi”) dove riemerge il dolore si riaccende il loro amore. Si muove un vento che spazza due anime e fonde due cuori: un'attrazione possente, resurrezione. “UN SOGNO” per la regia di Alessio Pizzech con Maddalena Crippa e Maximilian Nisi è ambientato nella Sarajevo anni Novanta dei venti di guerra balcanici. Un adattamento attuale in memorie di sangue e macerie dell'anima che abitano tutti i conflitti bellici anche oggi. Una storia che è metafora dei nostri 'cari' sconfinamenti...