CAPITALE DELLA CULTURA

La Cappella Sistina del Michelangelo gesuita indiano

Nell'anno di Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura presentato un documento inedito di Silvana Rizzi su “ANTONIO MOSCHENI, il Michelangelo indiano” Gesuita nato a Stezzano bergamasco

Moscheni fratello laico formatosi dopo i 30 anni tra i Gesuiti bergamaschi educato sin dal noviziato a coltivare la pittura che aveva sviluppato dopo l'Accademia a Carrara. Da Bergamo a Bangalore nel 1898 il missionario Antonio inizia ad affrescare la sua Cappella Sistina di San Luigi Gonzaga, amplia 1000 mq, al collegio Sant'Aloysius. Storia personale e traiettoria artistica che lo ha reso una celebrità in India dove gli hanno dedicato un francobollo negli anni Novanta celebrandolo come il loro Michelangelo. Muore nel sud del paese mentre affrescava la cattedrale di Cochin: era il 1905. Un testimone di Bellezza tra i Gesuiti italiani sin dal 1542 presenti in India.

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